28ª GIORNATA

Disastro Napoli, il sogno è finito

Ora anche il secondo posto è a rischio. Cavani sbaglia un rigore

serieA
dom 10/03/13

CHIEVO VERONA

NAPOLI

stadio Bentegodi
12000 spettatori
chievo napoli  
arbitro Rocchi 4
guardalinee Niccolai – Paganesi
Tagliavento – Valeri
quarto uomo Giachero

2

0

 
     
rete 12’pt Dramè ammonizione Dzemaili  
rete 43’pt Thereau  
ammonizione Andreolli  
ammonizione Dainelli  

CHIEVO (5-3-2): Puggioni, Frey, Dainelli, Cesar, Andreolli, Dramè (28’st Jokic), Rigoni, Hetelaj, Cofie, Paloschi (37’st Pellissier), Thereau (12’st Luciano).
Panchina: Ujkani, Squizzi, Sampirisi, Papp, Seymour, Hauche, Samassa, Guana, Stoian. Allenatore: Corini.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Rolando, Gamberini (1’st Dzemaili), Maggio, Behrami, Inler (12’st Armero), Zuniga (18’st Pandev), Hamsik, Insigne, Cavani.
Panchina: Rosati, Colombo, Grava, Donadel, Mesto, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli dà definitivamente l’addio alla corsa scudetto, ormai totalmente nelle mani della Juventus, e comincia a guardarsi con apprensione alle spalle, dove la rimonta del Milan pare possa concludersi da un momento all’altro. Male anche oggi gli azzurri, lenti e prevedibili, senza gioco e con Cavani che, ancora a secco, sbaglia anche il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita.
Mazzarri, a causa della squalifica di Cannavaro e dell’infortunio di Britos, è costretto a ridisegnare la difesa, inserendo il rientrante Gamberini e Rolando, al suo esordio da titolare in serie A. In attacco, spazio ad Insigne che vince il ballottaggio con Pandev. Nel Chievo rientra Dramè, mentre il capitano Pellissier parte ancora una volta dalla panchina.
Nei primi minuti, un’occasione per parte: prima, al 4’, è pericoloso il Chievo con Therau che, entrato in area da posizione defilata, viene contrastato efficacemente da Gamberini poco prima di concludere a tu per tu con De Sanctis. Poi, al 6’, per il Napoli ci prova Maggio, ma il suo colpo di testa su corner battuto da Insigne termina alto sulla traversa. Ma al 12’, al primo tiro in porta, la squadra di casa passa in vantaggio con Dramè, che raccoglie palla dopo un corner e da circa quaranta metri lascia partire un gran tiro che si insacca alle spalle di De Sanctis, non troppo reattivo nell’occasione. Il Napoli subisce il colpo e due minuti dopo Paloschi colpisce anche una traversa. Solo al 20’ Hamsik riesce a servire Cavani in area, ma il suo tiro è debole. Al 37’, Cavani guadagna una punizione dal limite dell’area, ma la conclusione sul calcio piazzato è ben parata da Puggioni. Ma proprio nel momento in cui sembrava che gli azzurri avessero ripreso coraggio, arriva la doccia fredda: al 42’, Thereau scatta sul filo del fuorigioco e, solo davanti a De Sanctis colpisce abbastanza debolmente, ma l’estremo difensore napoletano non riesce a bloccare il pallone.
Nella ripresa entra subito Dzmeaili per Gamberini e, questa volta, il Napoli sembra aver cambiato passo, con il Chievo rintanato nella propria metà campo, senza riuscire a ripartire. La prima occasione arriva già al 3’, quando Dzemaili serve Cavani a centro arte che, arretrando, non riesce a coordinarsi al meglio per il tiro che termina altissimo sulla traversa. Il pressing del Chievo disturba non poco la manovra azzurra, ma al 12’ arriva l’occasione più ghiotta per riaprire la partita: Dainelli cintura Cavani in area e provoca il rigore. Lo stesso Matador si presenta sul dischetto, ma, come spesso è capitato, il portiere avversario intuisce il tiro, nemmeno troppo angolato. Il Napoli si spegne lentamente, anche se la pressione sul Chievo rimane comunque alta. Purtroppo, è sufficiente solo per guadagnare qualche calcio d’angolo e, nonostante l’ingresso di Pandev, l’unica occasione si presenta ancora sui piedi di Cavani che, dal centro dell’area, scarica un gran tiro verso la porta dove Puggioni è ancora attento.
Finisce quindi con la vittoria meritata dei padroni di casa, con il Napoli che ora deve concentrarsi soprattutto sul riordinare le idee, ritrovare la fiducia e pensare alle ultime giornate di campionato guardandosi le spalle, perché anche il secondo posto non vada perduto. Poi, a fine stagione, ci sarà il tempo, speriamo, di riordinare l’assetto societario, soprattutto per quanto riguarda chi dirige le operazioni di calciomercato.

 
DE SANCTIS 4
CAMPAGNARO 5.5
ROLANDO 5
GAMBERINI 5 (1’st Dzemaili 5)
MAGGIO 4.5
BEHRAMI 5
INLER 4.5 (12’st Armero 5)
ZUNIGA 4.5 (18’st Pandev 5)
HAMSIK 4.5
INSIGNE 5
CAVANI 4
MAZZARRI 4

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