CARRAFARO

‘O carrafaro era il venditore di caraffe, anfore e bicchieri, anche se in alcune paesi di provincia, con lo stesso nome veniva identificato colui che riparava le botti che, invece, a Napoli era detto vuttaro. Nella maggior parte dei casi, i recipienti in terracotta erano prodotti (o riparati) direttamente da questi artigiani che lavoravano l’argilla e la cuocevano in appositi forni.
Il nome deriva dall’arabo garräfa, che indicava una bottiglia dalla pancia larga. Con la stessa denominazione, inoltre, a Napoli si indicava anche un’unità di misura per i liquidi, corrispondente a 0,727 litri.


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